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Cos’è il PavER

La Regione Emilia-Romagna dispone di un proprio demanio e di un proprio patrimonio, ai sensi dell’art. 119 della Costituzione. Il Codice civile del 1942 ne dispone la classificazione agli artt. da 822 a 826 da cui discende la disciplina che ne regola l’attività di gestione. Sono beni demaniali immobili, se appartengono all’Amministrazione per acquisizione a qualsiasi titolo e destinati principalmente a finalità pubbliche; sono beni patrimoniali, mobili ed immobili, i beni delle categorie indicate dall’art. 826 C.C., nonché tutti gli altri beni definiti tali da leggi statali e regionali.

I beni patrimoniali si distinguono in indisponibili, vincolati ad una destinazione di pubblica utilità, concedibili per uso particolare (come anche i beni demaniali) e disponibili, aventi destinazioni d’uso varie, con possibilità di alienazione e/o valorizzazione, nel rispetto delle modalità previste dalla L.R. 10/2000 e s.m.i., prevedendone la gestione anche attraverso forme di concessione a terzi, di gestione indiretta o conferendoli a fondi comuni di interesse. Nell’ambito della gestione del proprio patrimonio la Regione è chiamata ad attuare politiche che contribuiscano a conseguire il mantenimento in proprietà solo ed esclusivamente dei beni necessari al soddisfacimento delle proprie finalità istituzionali e a realizzare la dismissione o valorizzazione dei restanti beni.

Il Piano di alienazione e valorizzazione della Regione Emilia-Romagna è inteso come strumento di lavoro flessibile, funzionale ad orientare la gestione del patrimonio immobiliare pubblico di proprietà della Regione non strumentale allo svolgimento dei propri compiti. Il metodo e i criteri che guidano l’inserimento dei beni nel Piano sui quali individuare la strategia di intervento (alienazione o valorizzazione) rispondono sia alla necessità di contenere la spesa pubblica ed acquisire risorse finanziarie a sostegno delle politiche regionali, sia ad ottimizzare le risorse disponibili in funzione della idea di città e territorio a cui tali politiche concorrono.

Il Piano prevede processi di valorizzazione per i beni ritenuti più complessi sia per le condizioni di disuso in cui spesso versano che, contemporaneamente, per le potenzialità che sono in grado di esprimere rispetto allo sviluppo sociale, economico e culturale del territorio. Si intende flessibile in funzione di nuove opportunità che si presentino, a seguito delle quali è possibile portare a valorizzazione beni per i quali si è ipotizzata la vendita qualora ne maturassero le condizioni a seguito di acquisizione di conoscenze, analisi e confronti con il territorio e viceversa.

Il Piano viene elaborato ogni anno, implementato a seguito di valutazione di inserimento di nuovi beni e aggiornato rispetto alle attività concluse. Costituisce allegato al bilancio regionale di previsione.

Classificazione dei beni

Per ogni immobile, complesso immobiliare o terreno, il Piano presenta una scheda illustrativa contenente le informazioni su relative a:

  • ubicazione
  • estremi catastali
  • consistenza
  • condizione giuridica
  • valore inventariale
  • stato di occupazione
  • descrizione
  • planimetrie di inquadramento
  • documentazione fotografica

In ogni scheda è indicato il grado di complessità dell'operazione di valorizzazione o alienazione.

Esempio di scheda di un immobile del PavER